Con l’obiettivo di contribuire alla formazione di giovani danzatori consapevoli del proprio corpo e del proprio linguaggio, le lezioni sviluppano un percorso che mette in rete esperienze di esplorazione del movimento, competenze tecniche e esperimenti di improvvisazione.

Ogni lezione inizia da una pratica somatica o dall’esplorazione di un sistema del corpo attraverso l’anatomia esperienziale, per proseguire utilizzando le percezioni e le visualizzazioni appena incontrate come strumenti di accesso alla tecnica. Il respiro, la relazione con la gravità, la pelle nella relazione con sé e con lo spazio, il senso cinestesico, sono alcuni dei principi alla base dei pattern che dal pavimento si sviluppano in tutti i livelli dello spazio verticale e nell’orizzontalità, dal rotolamento alle inversioni fino al salto, dalla lentezza alla velocità, coinvolgendo mobilità articolare, spirali, leve. Lo studio di sequenze gradualmente più complesse si affianca alla sperimentazione di nuovi e personali accessi al movimento, alla propria creatività, alla scoperta di potenzialità non ancora espresse.